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Iperplasia Surrenale Congenita

a cura di: dott. Gianni Russo, dott.ssa Paola Sgaramella, Paola Peroni, dott.ssa Nella Greggio

L' Iperplasia Surrenale Congenita è una malattia ereditaria che colpisce entrambi i sessi. Precedentemente chiamata “Sindrome Adrenogenitale”, in inglese “Congenital Adrenal Hyperplasia” (C.A.H.).

E’ causata da un difetto enzimatico trasmesso geneticamente, che riguarda la sintesi degli ormoni prodotti nelle ghiandole del surrene. I surreni sono due piccole ghiandole poste nell’addome sopra i reni e producono tre tipi di ormoni.

 

Il cortisolo è il principale ormone della famiglia dei glucocorticoidi, svolge numerose funzioni fondamentali per l’organismo ed è pertanto indispensabile per la vita.

Ha l’effetto di aumentare la degradazione dei grassi e delle proteine e di indurne la trasformazione in zuccheri e riserve di glicogeno, di aumentare i depositi dei grassi.

 

L’aldosterone è il principale ormone della famiglia dei mineralcorticoidi. Agisce sul rene, dove regola l’assorbimento di sodio e l’escrezione di potassio, contribuendo così a regolare la quantità di sali presenti nell’organismo.

 

Gli androgeni sono i cosiddetti ormoni sessuali maschili (in realtà quelli di origine surrenalica sono ugualmente prodotti nei maschi e nelle femmine) e costituiscono la parte meno "importante" della produzione ormonale surrenalica.

Alla pubertà nei maschi gli androgeni aumentano perché aumenta la produzione testicolare (cioè della gonade maschile). Questi ormoni, una volta prodotti, vengono riversati nel sangue, dove vanno ad agire su diversi organi e tessuti.

La produzione di cortisolo è regolata dall’IPOFISI (la “centralina” di regolazione ormonale dell’organismo, situata sotto il cervello) attraverso un ormone (ACTH, o ormone adrenocorticotropo) in modo che in ogni momento la quantità di cortisone circolante sia esattamente quella necessaria all’organismo.

Se il cortisolo aumenta, l’ACTH diminuisce, se il cortisolo diminuisce, l’ipofisi produce una maggior quantità di ACTH

 

Cosa succede quando una persona ha la I.S.C. ?

 

La produzione degli ormoni da parte del surrene è un procedimento complesso che, a partire dal colesterolo, attraverso numerosi passaggi intermedi, porta alla formazione delle sostanze ormonali finali. Ciascuno di questi passaggi richiede la presenza di particolari sostanze, chiamate ENZIMI, in assenza delle quali la reazione non può avvenire ed il processo di trasformazione si arresta.

La mancanza di uno degli enzimi surrenalici provoca la I.S.C.

Nella forma più frequente di I.S.C. (circa il 95% dei casi) l’enzima mancante si chiama “21-IDROSSILASI” (21-OH). La 21-idrossilasi è responsabile di una delle tappe che portano alla sintesi di cortisolo e aldosterone; il deficit dell’enzima blocca quindi la “catena di montaggio” che normalmente porta alla produzione di questi ormoni.

 

Come conseguenza:

 

1) si ha una ridotta sintesi di cortisolo ed aldosterone

 

2) si accumulano i composti intermedi che dovrebbero essere trasformati

dall’enzima. Il principale di questi è il 17 idrossi – progesterone (17OHP)

 

3) l’ipofisi registra l’assenza in circolo di cortisolo e produce ACTH che stimola le ghiandole surrenali. Stimolate dall’ACTH le ghiandole si ingrossano (iperplasia del surrene) e potenziano la “catena di montaggio” del cortisolo, aggravando quindi l’accumulo di 17OHP

 

4) l’accumulo di 17OHP porta ad un aumento di androgeni, che può condurre a virilizzazione, cioè la tendenza, anche per le femmine, ad acquisire alcuni caratteri sessuali maschili.

 

I surreni cominciano ad essere funzionanti già nei primi mesi di vita in utero, quindi la mancanza di un enzima può dare manifestazioni cliniche già in epoca fetale.

Sintomi

Come si Manifesta la I.S.C.

La I.S.C. può manifestarsi in diverse forme cliniche:

 

Forma classica con perdita di sali

Forma classica virilizzante semplice

Forma non classica ad insorgenza tardiva

Forma non classica criptica

 

Forma Classica con perdita di Sali

Nella forma classica con perdita di sali il deficit enzimatico è totale e di conseguenza non vengono prodotti sia il cortisolo sia l’aldosterone. Il quadro clinico, che insorge precocemente dopo la nascita, è dominato dalle manifestazioni causate dalla carenza di entrambi gli ormoni (insufficienza surrenalica): nelle prime settimane di vita infatti il neonato, sia maschio che femmina, presenta:

  • vomito

  • diarrea

  • perdita di peso

  • disidratazione

  • shock

Se non riconosciuta tale situazione può portare anche alla morte del bambino, a volte per l’insorgenza concomitante di infezioni, alle quali l’organismo non è in grado di reagire. La cute, soprattutto in certe zone (pieghe, genitali, areole) può diventare più scura (iperpigmentata) per effetto dell’ormone ACTH.

La virilizzazione, causata dall’eccesso di androgeni durante la vita intrauterina, alla nascita è evidente solo nelle FEMMINE. Fin dalla vita fetale infatti l’eccessiva quantità di ormoni androgeni circolanti interferisce sui fenomeni di formazione dell’apparato genitale; nei soggetti di sesso femminile pertanto le grandi labbra si possono saldare più o meno completamente a dar luogo a una formazione simile allo scroto, il clitoride aumenta nettamente di dimensioni (ipertrofia clitoridea) sino ad assumere nei casi più gravi l’aspetto di un pene mentre la vie urinarie e la vagina possono riunirsi in una sola cavità (seno urogenitale) con un unico sbocco all’esterno, spesso alla base del clitoride.

In alcuni casi le modificazioni sono così importanti che i neonati possono essere scambiati per dei maschietti e si può avere pertanto un’erronea attribuzione di sesso. I genitali interni (l’utero, le ovaie e le tube) non vengono danneggiati da questo squilibrio ormonale e si sviluppano perciò regolarmente, in accordo con il sesso genetico.

I MASCHI presentano dei genitali esterni normalmente virilizzati, a volte di dimensioni lievemente aumentate e più pigmentati. Gli unici sintomi nel maschio sono pertanto quelli dell’insufficienza surrenalica.

 

Forma Virilizzante Semplice

Nella forma classica virilizzante semplice sono generalmente assenti manifestazioni da carenza di cortisolo e di aldosterone e i disturbi sono dovuti principalmente all’eccesso di ormoni androgeni (iperandrogenismo).

Le FEMMINE presentano alla nascita una modificazione dei genitali esterni come quella descritta nelle forme con perdita di sali. Successivamente si può rilevare la comparsa prematura di peluria pubica ed ascellare, di acne, uno sviluppo delle masse muscolari, un cambio della tonalità della voce con una crescita accelerata. Sebbene, come già ricordato, i genitali interni siano femminili, lo sviluppo mammario e la comparsa di un ciclo mestruale non si verificano fino a quando l’eccessiva produzione di androgeni non venga soppressa da una adeguata terapia.

Nei MASCHI si ha nei primi anni di vita, uno sviluppo precoce dei genitali esterni: il pene presenta dimensioni maggiori rispetto all’età, mentre i testicoli rimangono di proporzioni infantili (pseudopubertà precoce), può comparire peluria pubica o ascellare; la crescita risulta accelerata, pertanto sono molto più alti dei bambini della stessa età. La diagnosi viene in genere purtroppo posta quando questi segni sono diventati molto evidenti (4–6 anni).

In entrambi i sessi, per effetto dell’eccessiva quantità degli ormoni androgeni in circolo, anche le ossa crescono più rapidamente; questo compromette la statura finale che è in genere più bassa della media perché la chiusura prematura delle epifisi ossee (i punti in cui si accresce l’osso) determina un arresto di crescita in tempi relativamente brevi.

 

Forma non Classica ad Insorgenza Tardiva

Le persone affette dalla forma non classica ad insorgenza tardiva accusano manifestazioni conseguenti all’iperandrogenismo inmisura estremamente variabile ed in epoca sempre posteriore alla nascita. In questa forma clinica i soggetti affetti di sesso femminile hanno un normale aspetto dei genitali esterni alla nascita. Si può dunque avere la comparsa precoce di peluria pubica ed ascellare, modeste accelerazioni della crescita e della maturazione scheletrica, acne, irsutismo (peluria nel corpo), strie cutanee, lieve ipertrofia clitoridea e policistosi ovarica. Poco specifico risulta il quadro clinico presente nel maschio adolescente e adulto, dove i segni dell’iperandrogenismo sono naturalmente presenti.

E’ pertanto molto probabile che la frequenza di tale patologia risulti sottostimata.

 

Forma non Classica Criptica

La forma non classica criptica (= nascosta) è completamente asintomatica e viene riconosciuta quasi unicamente nel corso di studi genetici e con l’esecuzione di test ormonali nei familiari di pazienti affetti da deficit di 21-idrossilasi. In questi casi tali indagini danno risultati simili a quelli riscontrabili nei pazienti con forma ad insorgenza tardiva.

Ereditarietà

La I.S.C. è una malattia ereditaria, ciò significa che viene trasmessa dai genitori e che anche altri componenti della famiglia possono esserne affetti.

La modalità di trasmissione si chiama “autosomica recessiva”, e avviene nel seguente modo: ogni nuovo essere umano risulta dalla fertilizzazione di un uovo (materno) da parte di uno spermatozoo (paterno).

Ogni uovo porta le caratteristiche della madre ed ogni spermatozoo quelle del padre. Il/la figlio/a risulta quindi la somma delle caratteristiche dei genitori.

Per semplificare (in realtà è probabilmente più complesso) diremo che ogni “caratteristica” (ad esempio il colore degli occhi) è portata da un gene. Quindi noi avremo sempre per ognuna delle nostre “caratteristiche” una coppia di geni, uno ereditato dalla madre ed uno dal padre. A volte è sufficiente l’azione di uno solo dei due geni perché la “caratteristica” si manifesti.

Nella I.S.C., perché la malattia si evidenzi (cioè l’incapacità dei surreni a funzionare bene), è necessario che entrambi i geni che i genitori trasmettono in singola coppia, siano alterati. Quindi, perché compaia la malattia, noi dobbiamo ereditare un gene alterato (non funzionante) dalla madre ed un gene alterato (non funzionante) dal padre.I genitori risultano pertanto portatori (cioè “portano” la possibilità di trasmettere la malattia) sani, in quanto non manifestano alcun sintomo che possa far sospettare la loro situazione e solo dall’incontro casuale con un altro “portatore sano” deriva la possibilità di sviluppare la malattia.

 

La I.S.C. è una malattia relativamente poco frequente (è compresa tra l’altro tra le “malattie rare”); in Italia la frequenza è di circa 1:15.000, cioè un soggetto affetto ogni 15.000.

 

Questa frequenza può variare in modo molto ampio nel mondo a seconda dei vari gruppi etnici. La frequenza del “portatore sano” è di circa 1:60.

 

C'è possibilità che altri figli siano affetti ?

Ad ogni gravidanza, da due genitori portatori sani, esiste il 25 % di possibilità che un figlio sia affetto. Per quanto abbiamo appena detto ogni genitore “porta” un gene “21 idrossilasi” normale ed un gene “21 idrossilasi” alterato. Di conseguenza, come risultato delle possibili combinazioni tra i geni, risulterà che ad ogni gravidanza il 25 % dei figli sarà affetto, il 25 % sarà sano, il 50 % sarà portatore.

La I.S.C. può interessare indistintamente sia i soggetti di sesso maschile sia i soggetti di sesso femminile.

 

La trasmissione ereditaria può interessare altre persone ?

I “portatori sani” hanno ereditato il gene alterato dai loro genitori. Quindi i fratelli e le sorelle dei “portatori sani” possono a loro volta essere “portatori”. L’indagine genetica ed un test ormonale potranno essere di aiuto nel definire la situazione.

Se due persone affette da I.S.C. hanno dei figli, tutti risulteranno affetti.

Se una persona affetta da I.S.C. ha dei figli da una persona sana, non portatore, tutti i figli risulteranno portatori sani.

Se una persona affetta da I.S.C. ha dei figli da un portatore sano, il 50 % dei figli saranno affetti ed il 50 % saranno portatori sani.

Terapia

QUAL È LA TERAPIA DI CUI HANNO BISOGNO LE PERSONE AFFETTE DA I.S.C.?

 

Non siamo attualmente in grado di somministrare l’enzima mancante, pertanto nelle cellule surrenaliche non è mai presente un livello di 21- idrossilasi tale da produrre una quantità di ormoni corticosteroidei sufficienti per il fabbisogno dell’organismo.

 

Pertanto la terapia consiste nel supplire all’incapacità del surrene mediante la somministrazione di ormoni già pronti che svolgano l’attività del cortisolo (ormoni glicoattivo) ed eventualmente dell’aldosterone mancante (ormone mineraloattivo).

 

I preparati che si usano abitualmente sono:

 

ormoni glicoattivi:

idrocortisone (Hydrocortone, Hydrocortison, Flebocortid) cortisone acetato (Cortone) desametasone (Decadron)

 

ormoni mineraloattivi:

9 alfa – fluoridrocortisone (Florinef) desossicorticosterone acetato (Cortiron).

 

Nei primi giorni di vita il neonato, sia maschio che femmina, che presenta vomito, diarrea, perdita di peso, disidratazione e shock deve essere tempestivamente curato in un centro specializzato per iniziare adeguata terapia ormonale sostitutiva e riequilibrare lo stato di disidratazione e di squilibrio elettrolitico.

Nelle forma con perdita di sali, nel primo anno di vita, è utile integrare l’alimentazione con sali; successivamente, è sufficiente il sale presente nella dieta. La terapia farmacologica permette di sostituire gli ormoni carenti e di ridurre l’iperandrogenismo, quindi di mantenere una situazione di benessere del soggetto, arrestando il processo di virilizzazione, normalizzando la maturazione scheletrica e l’accrescimento.

Un surrene ben funzionante non produce sempre la stessa quantità di ormoni, ma una quantità variabile corrispondente esattamente, di momento in momento, a quanto serve all’organismo; naturalmente è molto difficile ottenere questo stesso risultato mediante la somministrazione di ormoni dall’esterno. Perciò si fissa una dose corrispondente circa al fabbisogno giornaliero dell’organismo (in genere 10-20 mg/mq di superficie corporea al giorno di idrocortisone).

E’ importante che la dose sia quanto più possibile pari al fabbisogno dell’organismo perché sia l’eccesso che il difetto di cortisonici provocano disturbi gravi.

La mancanza di cortisonici provoca sintomi da “insufficienza surrenalica”:

 

  • debolezza

  • abbassamento della pressione

  • dimagrimento

  • colorazione scura della pelle

  • abbassamento della temperatura corporea

  • nausea

  • vomito

  • diarrea

  • si può giungere al collasso cardiocircolatorio

 

L’eccessiva quantità di cortisonici provoca invece:

  • aumento di peso

  • colorito acceso del volto

  • smagliature cutanee

  • aumento di pressione

 

QUANDO DEVO MODIFICARE LA TERAPIA?

 

Quando sono malato

Quando ho un impegno sportivo importante

Quando ho delle emozioni violente

Quando cioè ho delle situazioni di stress intenso

 

devo aumentare temporaneamente la terapia (raddoppiarla o triplicarla).

 

Quando non posso assumere la terapia per bocca, (ad esempio in caso di vomito), o se, assumendola, non sarebbe efficace (ad esempio in caso di diarrea) devo passare ad una terapia con iniezioni intramuscolari: al posto dell’ormone coattivo: idrocortisone (Flebocortid fl 100 mg); al posto dell’ormone mineraloattivo: desossicorticosterone acetato (Cortiron fl10 ¼ fiala 1 v/die).

L’intervento chirurgico è uno stress importante per cui la terapia va aumentata secondo gli schemi dei propri centri di riferimento. E’ importante ricordare che l’eccesso di cortisonici provoca disturbi solo se persiste per un lungo periodo, per cui non bisogna esitare ad aumentare la terapia, se necessario, per evitare l’insufficienza surrenalica acuta.

 

COME FACCIO A SAPERE CHE MI STO CURANDO BENE?

 

La visita medica, gli esami del sangue e gli altri esami servono per stabilire se la terapia che sto prendendo è giusta. La dose esatta di farmaco può variare da soggetto a soggetto per diversi fattori, quali la superficie corporea, il diverso assorbimento o metabolismo (=utilizzo) dei farmaci ed altri ancora. Il medico, sulla base di tutte queste informazioni, aggiusta di volta in volta il dosaggio terapeutico in modo da renderlo più appropriato per il singolo soggetto.

 

QUESTE MEDICINE MI FANNO MALE?

 

Le medicine che prendo sono necessarie e indispensabili per permettermi di stare bene e di condurre una vita normale esattamente come le altre persone, con l’unico “fastidio” di dover prendere tutti i giorni delle pastiglie e di fare ogni tanto dei controlli dal medico In alcune malattie (ad esempio alcune forme di artriti, di malattie infiammatorie croniche, di asma grave), il cortisone somministrato a dosaggi molto alti e assunto per lungo tempo può procurare alcuni effetti negativi: quali ritardo della crescitaaumento di peso demineralizzazione ossea ( = rendere l’osso meno forte) aumento della pressione arteriosa. Nei soggetti I.S.C., invece, tali effetti negativi non dovrebbero comparire perché la dose di cortisone che viene data è molto bassa e serve a sostituire la quantità di cortisone che viene normalmente prodotta dall’organismo (terapia sostitutiva) e ad bloccare l’eccesso di androgeni prodotto dal surrene.

 

LA TERAPIA CHIRURGICA

 

La terapia medica non è sufficiente a correggere le anomalie dei genitali esterni prodotte nella femmina dall’eccesso di androgeni in epoca fetale. E’ necessario pertanto intervenire chirurgicamente per ridurre le eccessive dimensioni del clitoride e per correggere l’aspetto della vagina separando lo sbocco delle vie urinarie dall’apertura vaginale. Generalmente l’intervento viene fatto precocemente, nel primo anno di vita, per evitare che la bambina risulti psicologicamente disturbata dall’alterazione dei genitali. Il più delle volte l’intervento viene fatto in un tempo unico, con un’eventuale “revisione” durante la pubertà. Lo scopo è duplice: correggere l’alterazione anatomica (aspetto estetico) e permettere di avere dei normali e soddisfacenti rapporti sessuali da adulta (aspetto funzionale).

 

LE PERSONE AFFETTE DA I.S.C. POSSONO CONDURRE UNA VITA NORMALE?

 

Si. Le persone possono svolgere tutte le attività lavorative, sportive, ricreative che desiderano. La patologia non comporta alcuna limitazione. La I.S.C. non ha alcun effetto sulle capacità intellettive dei pazienti, tali capacità rimangono integre. Le persone affette da I.S.C. hanno un’intelligenza assolutamente normale. Le bambine sottoposte a intervento di chirurgia plastica ricostruttiva da adulte hanno una normale vita sessuale. Tutti i pazienti affetti da I.S.C. correttamente trattati possono avere figli. Le donne che hanno avuto un intervento chirurgico a livello vaginale da piccole probabilmente dovranno eseguire un taglio cesareo al momento del parto in quanto il tessuto vaginale potrà essere poco estensibile e non permettere di conseguenza il passaggio del neonato. Sarà necessario aumentare la terapia con cortisone durante il travaglio ed il parto.

Analisi

Le femmine con I.S.C. presentano in genere anomalie dei genitali tali da indurre all’esecuzione di accertamenti.

E’ opportuno che tali neonati vengano immediatamente ricoverati in un centro specialistico che possa in breve tempo effettuare tutti gli esami necessari per una diagnosi corretta e per evitare errori nell’attribuzione di sesso.

In un soggetto che presenti un sospetto clinico, la diagnosi di I.S.C. da deficit di 21- idrossilasi viene fatta valutando il valore plasmatico di 17 idrossi- progesterone basale (molto elevato nelle forme classiche) o dopo stimolo con ACTH. In genere si rileva anche un aumento dei valori plasmatici di ACTH e di ormoni maschili e un incremento dell’eliminazione urinaria di alcuni intermedi steroidei. Nelle forme con perdita di sali è caratteristica l’iponatriemia (carenza nel sangue di sodio), associata ad iperkaliemia (eccesso di potassio) ed aumento della reninemia (aumento nel sangue dell’ormone renina). L’ecografia delle surrenali dimostra un’iperplasia (aumento di dimensioni) che, associata alla presenza di utero e ovaie normali, è altamente suggestiva di sindrome adreno-genitale nelle femmine. La determinazione del cariotipo (studio dell’assetto cromosomico dell’individuo) è molto importante per distinguere tale patologia da tutte le altre alterazioni congenite di sviluppo dei genitali. La radiografia del polso e della mano sinistra è utile per valutare la maturazione scheletrica del soggetto.

L’ecografia, la TAC e la Risonanza Magnetica possono essere utilizzate, nei casi dubbi, come indagini molto importanti per discriminare la I.S.C. dai tumori surrenalici o testicolari.

Diagnosi Precoce

E’ POSSIBILE LA DIAGNOSI PRENATALE? E LA TERAPIA?

La I.S.C. è una delle prime malattie genetiche in cui è stato possibile eseguire la diagnosi prenatale, in una coppia a rischio, per individuare la patologia del feto.L’analisi si effettua sul DNA estratto dai villi coriali (villocentesi), andando a vedere se il feto ha ereditato i geni alterati o i geni normali.

E’ anche possibile eseguire durante la gravidanza la terapia fetale indiretta che ha lo scopo di impedire o limitare l’alterazione dei genitali esterni nel caso di feto femmina affetto.

E’ importante sapere che tale terapia non serve assolutamente ad impedire l’insorgenza della malattia (se il feto è affetto rimane affetto). Non ha quindi utilità nel caso di un feto affetto maschio. Il farmaco utilizzato è il desametasone e viene somministrato alla madre al dosaggio di 20 mcg/kg/die.

Dato che le modificazioni dei genitali esterni iniziano precocemente nella vita fetale, è importante che tale terapia venga iniziata il più presto possibile, entro la 6° -7° settimana di gravidanza.

Nel caso di un feto femmina affetto la terapia andrà proseguita fino al termine della gravidanza, altrimenti andrà gradualmente sospesa. Tale terapia ha dato risultati incoraggianti solo quando è stata iniziata in tempi corretti ed a dosi adeguate.

E’ pertanto necessario che tali gravidanze vengano seguite da centri di riferimento esperti che abbiano la possibilità di consigliare e seguire adeguatamente la coppia

Ricerche

GLI ASPETTI PSICOLOGICI DELLA ISC

Il Modulo di Endocrinolgia-Auxologia (Primario dott. Marco Cappa) dell’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Palidoro, promuove una ricerca sullo "Studio del livello cognitivo, delle aree di personalità e dell’identità di genere nei diversi fenotipi clinici della Sindrome Surreno-Genitale (ISC)".

 

Lo studio è una ricerca corrente approvata dalla Direzione Scientifica dell’Ospedale Bambino Gesù. L’obiettivo principale della ricerca è quello di studiare alcune caratteristiche di personalità dei soggetti affetti da ISC e trovare eventuali corrispondenze tra determinati profili psicologici e diversi fenotipi ISC.


​L’utilità clinica è quella di formulare un protocollo psicologico per i soggetti affetti al fine di attuare sia un lavoro di prevenzione, sia un tempestivo intervento terapeutico medico-psicologico in relazione ai diversi fenotipi clinici della sindrome.La ricerca appare di estrema importanza clinica considerato che, fino ad ora, non sono mai stati effettuati studi complessi tesi a correlare diversi aspetti della personalità e dell’intelligenza delle persone affette da ISC e i diversi fenotipi della Sindrome. Sarà possibile analizzare questi aspetti attraverso la somministrazione di una batteria di test psicologici.

 

La ricerca, inoltre, ha l’obiettivo di analizzare alcuni aspetti della personalità dei genitori dei soggetti, nel tentativo di comprendere il loro atteggiamento nei confronti della malattia dei figli.

Come ogni ricerca è necessario confrontare i dati del gruppo sperimentale, costituito dai soggetti affetti da ISC, con quelli del gruppo di controllo, soggetti non affetti da ISC ma paragonabili a quelli del gruppo sperimentale per provenienza geografica, estrazione sociale, sesso ed età. Per questo motivo abbiamo ipotizzato di includere nel gruppo di controllo i fratelli o le sorelle o i relativi di primo grado dei soggetti con ISC.

 

Sono invitati a partecipare alla ricerca tutti i soggetti dai 4 anni in su con ISC che si sono rivolti al Modulo di Endocrinologia di Palidoro, quelli che richiedono una nuova consultazione e tutte le persone interessate a dare un contributo alla ricerca.

Al termine della ricerca sarà effettuato un incontro per rendere noti i risultati dello studio.

Sarà possibile somministrare l’intera batteria di test in un unico Day Hospital (dalle 9.00 alle 15.00), presso il Modulo di Endocrinolgia-Auxologia dell’Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Palidoro.

Chiunque sia interessato a partecipare alla ricerca può mettersi in contatto con il dott. Stefano Ricci (349-5045839) e la dott.sa Maddalena Mosconi (333-3567532).

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