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Risvolti psicologici a lungo termine dalle donne affette da ISC/CAH sottoposte a interventi chirurgi

Palma Bregani

Psicologa

Università Vita e Salute Ospedale San Raffaele, Milano

Risvolti psicologici a lungo termine dalle donne affette da ISC/CAH sottoposte a interventi chirurgici plastici

Nel Centro di Endocrinologia dell’infanzia e dell’adolescenza presso l’Ospedale S.Raffaele è stata condotta una ricerca per valutare i comportamenti e le emozioni relativi alla sessualità delle ragazze ISC.

Il campione è costituito da 46 donne età compresa tra i 17 ed i 26 anni , 23 affette da iperplasia surrenale congenita e 23 da un gruppo di controllo assimilabile per età, sesso e livello socioeconomico.

I risultati indicano nella sfera sessuale importanti differenze tra i due gruppi; le ISC mostrano un ritardo e talvolta un’assenza nelle tappe dello sviluppo affettivo e sessuale:

- hanno baciato un ragazzo in età più avanzata rispetto alle ragazze del gruppo di controllo (16 aa vs 12/13 aa) ed addirittura alcune di loro non hanno mai avuto questa esperienza (p=0.04).

- il 30% delle ISC non ha mai avuto rapporti sessuali, al contrario del gruppo di controllo in cui solo il 9% non ne ha mai avuti.

- le ragazze ISC hanno rapporti sessuali in età più tardiva (19 aa vs 15/18, p=0.02).

- solo il 17% ha sperimentato una relazione duratura a differenza dei controlli (70%) p=0.01

- solo il 52% delle ragazze ISC reputa di avere buone possibilità di realizzarsi nel rapporto di coppia rispetto all’87% del gruppo di controllo (p=0.02)

- il 13% delle ISC utilizza contraccettivi mentre il gruppo di controllo li utilizza in percentuale decisamente maggiore (61%)

-le ragazze ISC hanno sognato con minor frequenza di avere rapporti sessuali con un ragazzo (48% vs 83%, p=0.01). Non sono emerse differenze per quanto riguarda i sogni relativi a relazioni omosessuali.

Le adolescenti che hanno subito l’intervento di correzione vaginale negli ultimi 10 anni hanno espresso nei colloqui con la psicologa disagio sia per le visite preliminari che per le medicazioni successive. Soprattutto sono state vissute con sofferenza l’inserimento dell’intruso e le manipolazioni per mantenere la dilatazione vaginale.

E’ risultato evidente che ciò che rendeva penoso questi interventi non era la sofferenza fisica, in se stessa molto limitata, ma il fatto che venissero eseguiti in quella zona, che è avvertita come particolarmente sensibile e delicata, che nel tempo, soprattutto per gli adolescenti, acquisisce un particolare significato emotivo collegato al pudore ed all’affettività.

Questi dati ci inducono ad ipotizzare che i risultati della ricerca, soprattutto per quanto riguarda i limiti e i ritardi nei comportamenti sessuali, possano essere determinati in larga misura dagli interventi medici nell’area vaginale.

Tenendo conto di queste considerazioni nel Centro di Endocrinologia dell’infanzia e dell’adolescenza questi soggetti sono trattati da una ginecologa donna. Inoltre viene offerto loro la possibilità di un sostegno psicologico, sia per la preparazione all’intervento chirurgico, sia per aiutarli a superare le paure e le resistenze relative alla sfera sessuale.

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